lunedì 21 novembre 2011

GIAPPONE CHE PASSIONE: BENVENUTI IN PARADISO!

Premetto che non è facile ritornare al 2008, anno in cui è nata la mia passione per il Giappone, ricordare le persone che mi hanno accompagnata in questo viaggio mi creava una leggera vena di nostalgia.
Ma mi sembra doveroso raccontare la meravigliosa esperienza nella terra del Sol Levante.




Meditazione.Percorso dei fiosofi, Kinkaku ij, Kyoto
E dire che tutto è successo per caso.
Una mattina come tante, di un Natale come tanti, che mi ha riservato questa grande sorpresa.
Afflitta dai miei soliti pensieri universitari ricevo la solita chiamata dal mio (allora) fidanzato (una storia quanto lunga tanto intensa) che mi annuncia che avremmo trascorso sette giorni in Giappone con la sua famiglia.
Sconvolta, felice, ma anche scettica e incredula, accetto l’invito ignara di quello che i miei occhi avrebbero potuto vedere e soprattutto inconsapevole di quello che mi stava per succedere.
È stata fino ad ora l’esperienza più bella della mia vita e spero di poter  ritornare prestissimo in quella terra dalle mille risorse.
   Purtroppo a distanza di anni, non è facile mettere su carta i    miei ricordi e buttar fuori tutta la mia passione e tutti i colori di quel fantastico mondo.
Kinkaku ij (tempio d'oro), Kyoto.
Se solo si potessero fotografare i ricordi verrebbe fuori  non solo un vade mecum per il futuro viaggiatore ma soprattutto un diario fatto di emozioni forti su scala  esageratamente ampia: dalla paura dell’altezza dei grattacieli, alla gioia di far nuove conoscenze, dallo stupore di fronte al Tempio d’Oro all’allegria dei ristoranti tipici.

È proprio vero: il Giappone è tradizione e modernità ed io ho avuto la fortuna di immergermi non solo nella tecnologica di Shinijuku (il quartiere per eccellenza più animato di Tokyo, il quartiere dell’elettronica.la sera è un trionfo di luci e neon colorati, ristoranti, locali e… migliaia di persone in giro.
Vi si trova il “Metropolitan Government”, progettato da Kenzo Tange, un palazzo dall’architettura molto particolare), ma assaporare la tranquillità della tradizione giapponese più a sud e precisamente a Kyoto e Nara.


25 aprile 2008
Dodici ore di viaggio: destinazione Tokyo.
Nell’aereoporto di Narita già senti di aver varcato i confini europei: è come sbarcare in un’altra dimensione.
Già ti pervade l’adrenalina che, come un antidolorifico, attutisce la stanchezza del viaggio.
Migliaia le scritte incomprensibili, nell’aria melodie orecchiabili ma mai sentite, Naruto proiettato sui megaschermi.
 Addirittura le toilettes ti cambiano la vita: sensori iper tecnologici per asciugare le mani e tanto, tantissimo profumo di pulito. (Sfido chiunque a trovare un bagno pulito in un luogo pubblico in Italia)…
Questo solo un assaggio di quello che nei giorni successivi mi avrebbe affascinata.
Tokyo, vista dal 43esimo piano
Ero anni luce lontana dall’Italia eppure stavo bene...  Eppure mi sentivo a mio agio.
Tokyo: liceali in divisa
Ma i giapponesi hanno un difetto: sono troppo curiosi.Potrai trovare conforto nel fatto che ci sono diversi milioni di stranieri che stanno visitando il paese oltre a te, ma questo non basta a fermare le occhiatine curiose che ti accompagneranno per gran parte della durata del viaggio. Niente pregiudizi, sei fisicamente diverso da ognuno di loro e le probabilità che tu sia più slanciato o più “in carne” sono davvero alte.
Tokyo: una citta' che non dorme mai,divertentissima e mai banale.
Assolutamente non banali sono i trasporti pubblici un  vero tormento ma non in quanto a puntualità (i giapponesi sono il top, peggio di un orologio svizzero) quanto a intreccio e soprattutto claustrofobia!
In Giappone si dice che non hai mai veramente vissuto finché non sei stato spinto dentro un treno affollato. E a me è successo. È stato un trauma ma ora, a distanza di tempo ne vado fiera!
Shininjuku, Tokyo



Arrivati dopo solo due ore di viaggio da Tokyo al sud del Giappone con lo Shinkansen (detto treno proiettile per l’alta velocità),mi ritrovo immersa nella vera tradizione del Sol Levante.

Kyoto, particolare casa giapponese
Welcome in Kyoto town! 
Si trova nella regione del Kansai che è quella che ha più luoghi da visitare.
Questa città è  considerata il cuore culturale del Giappone con più di duemila templi e santuari, le casa da thè popolate dalle geishe, donne raffinate che intrattengono gentiluomini facoltosi.
Purtroppo non ho visto di persona le geishe ma ho avuto  l’onore di passeggiare per strada e vedere al mio fianco ragazze in kimono.
Kyoto, ragazze in kimono


Giardino zen

Dopo aver visitato la metà dei templi più avvincenti con annessi i famigerati giardini zen, ci siamo trasferiti nel cuore di Nara, la città sorta attorno a un parco, dove si trova il tempio con una delle statue più grandi del Buddha.

Nara, statua grande Buddha

A Nara ho dovuto abbandonare la mia paura per gli animali implorando la sorte di non essere avvicinata da uno dei cervi che senza grossi problemi bloccano il traffico e vivono tranquillamente tra il parco e l'abitato.
(In Giappone i cervi sono considerati animali sacri).
Ma questo non è accaduto. Ahimè, con non poche palpitazioni cardiache, sono stata circondata da un gruppo di questi strani animali che tutto sono tranne l’incarnazione reale di Bamby…

Proprio in questi posti ho avuto la possibilità di immergermi negli odori della loro tradizione culinaria.
Kyoto, tipico ristorante giapponese

Sono una cliente assidua dei ristoranti giapponesi ma non ho ancora trovato tutte le prelibatezze della loro cucina.
In Italia purtroppo cucina giapponese equivale a sushi e sashimi ma in realtà questi sono solo dei piccoli antipasti prima delle abbuffate (solo per noi occidentali, i giapponesi ordinano sempre porzioni molto piccole) di carne!

Questo è stato il mio Giappone, questo è il mio sogno diventato realtà, questo è molto meno della metà di tutto quello che ho nel cassetto dei ricordi.
Non ci sono parole giuste o sbagliate per descrivere un amore: l’innamorato parla del proprio oggetto del desiderio con il cuore. Allo stesso modo, ho raccontato la mia esperienza e spero un giorno non troppo lontano di rivivere appieno tutte quelle emozioni.
La sensazione di ritornare bambina e passeggiare tra le strade dei miei eroi preferiti…
Dedicato a  M. : resterai per sempre nel mio cuore…

R.N.F.